
Ricchezza e successo sono davvero sinonimi di felicità?
E se il tempo fosse la cosa più preziosa?
Fin da bambini siamo portati a credere che i soldi facciano la felicità. Riversiamo il nostro desiderio di stare bene sugli oggetti, come se fossero effettivamente l’origine del benessere. Cresciamo convinti che siano le cose a renderci felici e di conseguenza il denaro diventa la nostra ossessione. Perché senza denaro, non potremmo acquistare tutti quegli oggetti che vediamo dappertutto: in televisione, su internet, sui social network, sui giornali, indosso alle persone famose e sempre sorridenti.
Ci viene detto di studiare per ottenere un bel lavoro, per avere poi una casa grande e un’automobile potente. Non scegliamo il lavoro che più ci piace e gratifica, ma quello che paga meglio.

Siamo spinti a non dire mai di no di fronte all’opportunità di fare soldi. Anche quando non ne avremmo alcun bisogno e a scapito delle nostre relazioni, della nostra famiglia, delle nostre vere passioni e soprattutto della nostra salute.
Più lavoriamo e più siamo euforici, perché non pensiamo ad altro che al denaro che guadagneremo. Ci convinciamo che il denaro sia il bene più prezioso e cosa ben più grave iniziamo a giudicare gli altri in base a questo parametro (più ne hai, più vali) e facciamo dei soldi la nostra ossessione.
Per molti, l’equazione “+ denaro = + cose = + felicità” è una verità intoccabile.
Mentre insegui il denaro, il tempo passa inesorabile

Lavori, lavori e lavori, insegui una ricchezza che non sarà mai sufficiente. Perché se quando hai zero ti sembra fantastica la prospettiva di avere 100, quando finalmente hai 100 pensi che sarebbe grandioso avere 1.000. E quando arrivi a 1.000 ti chiedi: “Perché non arrivare a un milione?”
Le giornate filano via senza lasciare traccia. Tutte uguali, basate su attività ripetitive: ogni giorno ti rechi al lavoro e ripeti sempre le stesse azioni. Ci sono persone molto fortunate, che adorano il proprio lavoro. Beati loro: occupare il proprio tempo e guadagnarsi da vivere facendo ciò che si ama. La stragrande maggioranza delle persone, però, non è felice del proprio lavoro. Paradossalmente pensano: Spero che oggi passi in fretta! Incredibile, vero?
Magari invidiamo i milionari, ma per il motivo sbagliato. Crediamo di ammirare le loro vite per i soldi che hanno in banca, in realtà non è così: ciò che invidiamo è il tempo che hanno a disposizione. Perché possiedono il tempo di fare ciò che vogliono. Gran parte delle persone sono costrette a lavorare almeno cinque giorni su sette, spesso otto ore al giorno. Logorante, ci priva di energie e tiene lontani i nostri sogni di felicità.
E quindi, dov’è questa felicità?
Pensa ai momenti più belli della tua vita: nessuno di questi è strettamente legato a un oggetto o al denaro. La felicità, spesso, è gratis. La vera domanda è un’altra: è davvero necessario essere ricchi per essere felici? La risposta è una sola: no. Non devi avere molto per vivere bene.

Moltissime esperienze meravigliose sono gratuite (o quasi). Ci fanno sentire vivi, pieni di gioia, realizzati. Ci rendono felici, insomma, pur non essendo oggetti costosi. L’amore che è entrato per la prima volta nella tua vita, o un importante traguardo personale o semplicemente quando hai fatto ridere un’altra persona.
Quanto eri felice in quei momenti?
Pochi soldi, se non addirittura nessuno. La felicità è nel tempo, non nel denaro. Ciò che ti serve davvero è il tempo. Il tempo di viaggiare, esplorare, conoscerti, innamorarti, sentirti pieno di vita.
Il tempo è il bene più prezioso che abbiamo: facciamone la nostra priorità.

- Fonti:
- Seneca L’arte di essere felice e di vivere a lungo.
- G. Reale La filosofia di Seneca come terapia per l’anima
- Www.mangiaviviviaggia.it


3 commenti
Marco Alberto Donadoni
Non potrei che condividere.
Stefano De-ciechi
Benvenuto Marco! Verissimo. Purtroppo sono valori che dovremmo cercare di tramandare di nuovo.
Stefano De-ciechi
Articolo stupendo!