
L’ importanza di saper ascoltare: noi stessi e gli altri
Siamo nel pieno del periodo Natalizio: per molti è sinonimo di pausa, vacanza, riunione con i familiari, gli amici, ecc.; per altri invece è sinonimo di doppio stress, doppi impegni, regali, pranzi, cene…
Ma ci stiamo muovendo alla giusta velocità? Ci stiamo muovendo al giusto ritmo? Chi potrà mai rispondere a questa domanda?

NOI
Esattamente: soltanto noi, e se spesso non riusciamo ad intenderci con noi stessi, figuriamoci con gli altri !!
Il segreto è saper ascoltare. Esattamente, aprire le orecchie e il cuore, tranquillizzare la nostra reattività ed ascoltare, dall’inizio alla fine del discorso.
Ma prima di tutto dobbiamo fare una distinzione doverosa: c’è una grande differenza tra quello che noi definiamo Sentire e ciò che invece definiamo Ascoltare.
Sentire è già un primo passo, significa che una sensazione, un sentimento o un messaggio ci sta arrivando, in maniera passiva ma ci sta toccando direttamente e imprescindibilmente. Sentire può significare percepire le parole di chi ci sta davanti, può significare vedere la sua bocca muoversi, la mano toccarci; può significare percepire un emozione dentro di noi, una sensazione, una necessità;
Ma sentire non significa obbligatoriamente prendere quell’input e dargli il giusto peso, a volte nemmeno valutarlo.
Infatti, il semplice sentire qualche cosa non è per nulla una sicurezza di qualità di una discussione.
Ciò che ci vuole veramente è il saper ascoltare.

L’ascolto è una pratica decisamente pi profonda di una semplice percezione passiva: entrano in gioco l’empatia, l’immedesimazione, l’ingaggio emotivo, intellettuale e valutativo (solo per dirne alcune); E tutto ciò non è per nulla scontato.
L’ascolto ha anche dei tempi ben precisi, scanditi dal buon senso e dal rispetto proprio ed altrui. Quante volte interrompiamo delle frasi a metà pensando di aver compreso appieno ciò che ci viene detto, quante volte non ascoltiamo appieno e stiamo già pensando alla risposta. Quanto ci perdiamo…
Ed è proprio vero. Saper praticare il silenzio, sapersi sintonizzare a 360° sul nostro interlocutore, saper osservare es ascoltare contemporaneamente ci pone ad un livello decisamente superiore rispetto ad un semplice sentire, perché possiamo entrare in contatto sotto molteplici formulazioni con il nostro interlocutore.
Pensate a quanto positivo possa essere per entrambi, anche quando mittente e destinatario sono le stesse medesime persone.



Un commento
Filo
Questo è un prpblema sempre piu diffuso.
Nel laboro, a scuola, e addirittura in famiglia.
Vorrei savvero trovare una soluzione