
Laboratorio: Lo specchio dell’amicizia. Differenza tra amico digitale e reale
L’attività laboratoriale ha, all’interno dei nostri incontri, uno scopo ben preciso: aumentare la percezione delle differenze che corrono tra i rapporti sociali che instauriamo in maniera digitale da quelli che instauriamo nel mondo reale. In questo caso parliamo di amicizie. Il termine amicizia spesso viene abusato, soprattutto dai più giovani (ma non solo), ogni qual volta ci parliamo di qualcuno con cui siamo stati in contatto tramite le fantomatiche piattaforme dei social, o anche tramite i più conosciuti giochi online.
per esempio, nel famoso Fortnite (approfondimento), non è raro che i ragazzi/e, dopo qualche partita giocata assieme, inseriscano appunto la controparte nella lista degli “amici”.
Come già approfondito in questo articolo, il termine amico viene sfruttato dalle piattaforme online non a caso; è giusto quindi riportare l’astina della nostra percezione verso un senso più comune del termine amicizia, e questo esercizio ci aiuta appieno.

Come Procedere
Scopo del laboratorio
Il seguente esercizio permette di ragionare, con un ritmo lento e tranquillo, sul diverso rapporto che si può avere tra amici reali e virtuali. Tramite una serie di rappresentazioni grafiche, di libera espressione del partecipante, si predispone il foglio alla realizzazione di uno specchio in cui definire, tramite alcune peculiarità, il rapporto che si ha con un amico/a sia nell’incontro reale che in quello virtuale. La narrazione e il racconto da parte del partecipante di ciò che valuta permetterà di far emergere le forti differenze insite in queste due realtà antistanti.
Una discussione finale permetterà poi di valutare e analizzare il lavoro e il suo significato intrinseco.
Il necessario
- Fogli A5 (possibilmente Riciclati)
- Pennarelli Colorati
Approfondimenti
Step 1 – Parte centrale
Iniziamo il lavoro con la zona centrale: per riconoscere il lavoro di ogni partecipante realizziamo a piacere una cornice centrale in cui inserire una sorta di auto-ritratto del partecipante.
Questo momento iniziale serve sia ad avere un momento di tranquillità e acquietamento da eventuali tensioni precedenti al corso, sia per avere un punto di riferimento visivo e centrale al foglio attorno al quale il partecipante potrà sviluppare tutto il lavoro, impostandolo come un espansione della propria personalità.

Step 2 – Parte superiore


Una volta completato il ritratto centrale, si procede a separare con una linea verticale sia lo spazio superiore che quello inferiore, intitolando l’uno “Reale”, l’altro digitale, facendo attenzione di far scegliere al partecipante 2 colori differenti, a seconda del proprio sentire.
Si sceglie quindi un soggetto che verrà descritto, come per esempio un amico/a che si frequenta a scuola, un parente prossimo o un compagno/a di corso, tendendo ad una persona che si conosce sia realmente che digitalmente.
Lui o Lei sarà oggetto del confronto, da parte del partecipante, di come viene percepito/a nelle due differenti realtà.
Si procede: ancora, sempre facendo lavorare di disegno le due zone, il partecipante dovrà definire 3 caratteristiche positive in ambedue le sezioni, ben concentrandosi su quello che ricorda del soggetto analizzato e il modo di comunicare nella realtà di tutti i giorni e nel mondo digitale.
Step 3 – Parte inferiore
Allo stesso modo che per la parte superiore, si procede a riempire, sia con dei disegni, sia con 3 caratteristiche, questa volta negative. In genere, i partecipanti, se veicolati correttamente e stimolati al pensiero creativo, tenderanno ad enfatizzare il lato Reale, rispetto al lato Digitale. A volte può capitare che ci siano più cose negative sul lato digitale, di questo non ci si dovrà preoccupare.
La cosa importante è che il partecipante possa esprimere almeno 3 caratteristiche, osservazioni o emozioni a riguardo, in maniera da poter avere del materiale su cui discutere a fine esercizio.
Conclusioni
L’esercizio è concluso, e il “quadro” è completo in tutta la sua visione d’insieme. Indispensabile a questo punto è la discussione con il partecipante, tramite la quale si può evidenziare eventuali punti di vista, emozioni e atteggiamenti che risultano più o meno opportuni nei confronti delle esperienze legate a questi due mondi.
Inoltre, la condivisione (in caso di lavori di gruppo) risulta altamente proficua, facendo della narrazione interpersonale il punto forte per una maggiore consapevolezza collettiva.
Da non dimenticare che l’esercizio va incluso in un più ampio percorso di conoscenza e sensibilizzazione del digitale.
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