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Pensi che lo smartphone ti rilassi?

Dopo l’incontro “La felicità dietro allo smartphone”, tra chi ha partecipato e chi ha seguito l’incontro online, un pensiero è sorto spontaneo: quando decidiamo di riempiere ogni attimo di noia o di attesa con lo smartphone, è perchè ci rilassa? Ci fa stare bene? Ci da un valore aggiunto?

Dobbiamo prima di tutto capire, nel nostro profondo, perchè compiamo questo gesto.

Una sensazione di Benessere

Molti dei dati che raccogliamo all’interno dei nostri corsi, tramite l’aiuto di questionari informativi e software proprietari, ci permettono di capire quali sono i fattori che ci spingono a compiere, statisticamente, un certo numero tipo di azioni. Alcune delle risposte chiave alla domanda “Perchè ti piace usare lo smartphone per svago?” sono proprio: perché mi fa stare bene, perché mi da un senso di appagamento, perché mi rassicura sapere di poter sfogliare i miei contenuti in qualsiasi momento.

Molte di queste sensazioni sono indotte dalla produzione di Endorfine all’interno del nostro cervello, una sostanza che veicola questo tipo di sensazione. E questa sostanza viene a sua volta indotta tramite una serie di contenuti, un tipo di fruizione, insomma, costruendo app e dispositivi sempre più a misura d’uomo. Lo fanno analizzando il nostro comportamento, lo fanno tramite l’analisi di tutta quella serie di dati che generiamo online, lo fanno osservando il nostro essere continuamente.

Lo usiamo come sostitutivo pensando che sia qualcosa di importante

Di recente una madre con la quale si dibatteva sulla tematica ha sollevato un punto di vista interessante: “sostituiamo la realtà che al momento ci appare poco invitante con qualcosa che al momento ci sembra migliore”. Ed è vero, tendiamo ad estraniarci dalla realtà nei momenti di noia o di attesa riconoscendo il mondo del digitale come qualcosa di molto più interessante, qualcosa sempre pronto a darmi contenuti di interesse, qualcosa sempre alla portata di mano, che mi permetta di appagare la mia sete di emozioni.

Ma è una convinzione fasulla. I dati lo dimostrano: con l’aumentare dell’uso del dispositivo si impoveriscono una serie di fattori umani che ci portano nella direzione opposta di quella che noi definiamo come felicità. Fattori come l’impoverimento dei rapporti sociali (parliamo sempre meno tra di noi), il distacco emotivo dalla realtà, la sensazione di rimanere intrappolati in qualcosa … , tutta una serie di sensazioni, abitudini e sentimenti negativi che ci portano ad avere dei problemi in relazione al nostro modus operandi.

Ma qualcosa possiamo fare

La soluzione c’è, ma non è confezionata sotto forma di pillola magica, ne di polverina brilluccicosa. Ogni caso ha bisogno di un attenta analisi, e ogni persona, dentro, ha un mondo a se. Ma in anni di esperienza abbiamo compreso che un approccio a 2 fattori può aiutare a predisporsi nella maniera giusta nei confronti della tecnologia, e questi fattori sono:

Formazione e sensibilizzazione: per comprendere ciò che ci sta accadendo e prendere coscienza dell’influsso che queste tecnologie hanno su di noi

Percorsi di Arte Manuale: per tornare ad avere un forte contatto con la realtà e ristabilire i giusti valori nella nostra vita.

Noi lo facciamo offrendo dei percorsi costruiti su misura, suddivisi in capitoli di 2 incontri ciascuno, alternando l’esposizione teorica supportata da laboratori in prima persona, a percorsi di arte manuale tramite la quale consolidiamo i suddetti valori.

Cosa rimane? Bisogna solo iniziare.

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