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Il digital decluttering e le aziende che spingono ad avere più app

Decluttering: una parola entrata nel nostro vocabolario grazie ai recenti libri sulla psicologia del riordino, e che ha interessato tutti gli ambiti della vita, anche del digitale. Il decluttering non ha soltanto lo scopo di mettere ordine fisicamente, ma anche di alleggerire la mente, di rasserenarci dal punto di vista psicologico facendo spazio sia in maniera letterale che figurata. Il caos e il “troppo”, infatti, sono stressogeni, irritano, appesantiscono e rallentano la nostra vita (È vero che il digitale ti de-focalizza?). Scartare l’inutile per valorizzare le cose importanti, ciò che serve davvero e che fa bene; prediligere la qualità invece che la quantità: questa è, in sostanza, la filosofia del decluttering.

Ma cos’è il digital decluttering?

In poche parole si tratta di ripulire i nostri dispositivi da tutto ciò che è ridondante, e che appesantisce sia la memoria digitale sia il nostro lavoro e la nostra concentrazione. Siamo pieni di app, foto, video, messaggi, mail, account social ecc., che fanno deragliare la nostra attenzione e contribuiscono a quel disagio tecnologico di cui abbiamo diffusamente parlato su People First. Inoltre non c’è sito o azienda che non spinga per farci installare la propria applicazione: questo per rendere più specifica la user experience per ogni utente e tenerlo all’interno del proprio “contenitore”, fornendo ulteriori funzionalità che lo trattengono. Un’app garantisce all’azienda più informazioni sui consumatori rispetto al sito web. Inoltre le app degli e-commerce snelliscono e ottimizzano il processo di acquisto, con vantaggio sia per l’utente che per l’azienda. Infine, l’app permette di inviare notifiche visibili, che saltano subito all’occhio e inducono a tornare sul sito (magari per promozioni, sconti, notizie ecc.). Per questo il nostro telefono straripa di applicazioni, la maggior parte delle quali è più utile alle aziende che a noi. Vedi anche Sei deconcentrato, non riesci a focalizzarti sul lavoro o a scuola? Forse i grandi del digitale ti stanno manipolando…

Il digital decluttering è comunque un lavoraccio: non lo si comincia mai a causa della pigrizia, della stanchezza, dello stress della vita quotidiana che impone di rilassarci su internet senza ulteriori incombenze. Ma ogni tanto bisogna armarsi di pazienza e farlo: non soltanto per migliorare le performance dei nostri dispositivi, ma anche per sentirci meglio.

Alcune regole per un decluttering ottimale

  • Esportare foto e video dal telefono a un’unità esterna (o a un archivio del PC).
  • Resistere alla tentazione di fotografare tutto, fare scatti di maggiore qualità.
  • Prendersi venti minuti, ogni tanto, per scremare la casella di posta che straborda di messaggi e spam. Eventualmente si può organizzare in categorie, in modo da poter ritrovare facilmente ciò che serve.
  • Fare una cernita delle app e disinstallare quelle che non usiamo, che ci sono servite soltanto una volta. Silenziare le notifiche di quelle meno importanti. Uno schermo ordinato e libero è meno stressante per i nostri occhi e la nostra psiche. Questo vale anche per il desktop del computer: facciamo sparire le icone meno importanti includendole in altre cartelle.
  • Non iscriversi a tutti i social della Terra, scegliere solo quelli che frequentiamo di più e cancellare gli account degli altri. All’interno del singolo social, smettere di seguire qualsiasi cosa, cancellare le pagine che non ci interessano più, ma soprattutto quelle, come dicevamo in questo articolo, che provocano disagio, rabbia, indignazione, tristezza. Scremare i contatti, rimuovere i profili sempre immersi nella polemica o che inducono negatività, togliersi dai gruppi litigiosi, provocatori o che seguiamo poco.
  • Sullo smartphone, chiudere tutte le schede e i programmi in background; sul PC, sfoltire la barra dei preferiti che ormai è diventata chilometrica.
  • Controllare i file e le migliaia di documenti che abbiamo sul computer: molti sono vecchi e inutili. In questo modo non solo alleggeriamo e velocizziamo il PC, ma riduciamo la frustrazione di avere il dispositivo pieno di “scartoffie”. Invece di lasciarli in un unico calderone, cosa che si tende a fare per mancanza di tempo o stanchezza, prendiamoci del tempo per organizzarli in cartelle tematiche: “scuola”, “lavoro”, “salute”, “casa” ecc.
  • Cancellare l’account da portali e siti di cui non usufruiamo più; disiscriversi dalle newsletter obsolete tramite gli appositi link presenti nelle stesse mail.

Abbiamo organizzato, in provincia di Milano, due incontri incentrati proprio sul tema del digital decluttering: Dal digitale al reale: ecco come migliorare la tua vita reale cambiando la tua vita digitale.

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