Quest'anno è arrivato un Natale decisamente anomalo per come siamo abituati: distanziamento sociale, poco lavoro, pochi soldi e quasi nessun cenone. Sicuramente la crisi sanitaria che ci ha colpiti nel 2020 non è un fattore da lasciare in secondo piano, e nemmeno la crisi economica che ne è conseguita, e tutto questo mi ha dato parecchio da pensare, pensieri che hanno trovato riscontro in alcune persone che mi stanno attorno, in ambiente lavorativo e familiare. Sono pensieri molto personali, più o meno condivisibili, ma che voglio proiettare verso di voi sperando che possano trovare un po di terreno fertile, non tanto per un cambiamento immediato, che comunque può essere sempre positivo per noi e per gli altri, ma per uno spunto di riflessione.
Autore Stefano De-ciechi
Dicono gli Editor… …ARIANNAI primi due anni di liceo per me sono stati un dramma, insomma, avevo perso mia madre da poco…se ripenso a quel periodo ricordo solo un limbo nebbioso di giornate tutte uguali: poco studio e molte domande senza risposta. Ma il tema non era la felicità?Finalmente in […]
è quanto mai lampante che, come nell'ambito politico, anche nell'ambito lavorativo più in generale sia importantissimo il modo in cui si comunica un concetto, un obiettivo o un'intenzione.
E per chiunque conosce questa pratica, sa bene che inizia un piccolo viaggio, sia fuori che dentro. Ed è proprio di questo viaggio interiore che voglio parlarvi oggi, fulcro di una grossa mancanza dei giorni d'oggi, mancanza generata da un interconnessione sempre più persistente.
Quest'oggi si è palesato un terremoto al largo di Palermo, qualche Km in mare rispetto alla città. 2.7 il magnitudo, non proprio una scossa da nulla. Alcuni cittadini dei quartieri limitrofi hanno chiaramente avvertito la scossa che è stata localizzata come epicentro a 11 Km di profondità, ma per fortuna non si sono verificati danni ne a persone ne ad alcunché d'altro. Ma, come tanti avvenimenti naturali, anche i terremoti sono sempre oggetto di interesse e studio, e non solo i più grandi. Anche i più lievi destano grande interesse, soprattutto per analizzarne il modello di propagazione terrestre e marino.
E così, dopo aver parlato a lungo degli effetti e dei possibili significati di questa inattesa e tanto particolare quarantena, ritorniamo a ragionare sui ritmi della nostra vita. Ragionamento nato da un pomeriggio di stop, un pomeriggio libero passato in compagnia della persona amata, ad osservare una vera e propria tempesta abbattersi sul mondo circostante, con una grandinata che a primo acchito sembrava voler dirci di stare chiusi in casa, in un periodo così frenetico come questo post Lock-Down.
Nell'era del social e della digitazione molto spesso i miei clienti mi pongono una domanda diretta e schietta: "Con il mondo dei Social è ancora necessario avere un sito internet?" Da li si aprono spesso dei dibattiti all'interno dell'azienda su quanto possa essere prolifico un canale piuttosto che un altro, ma la mia risposta spesso è: "Va analizzata la situazione", sotto vari punti di vista.
Nell'era del digitale e del consumismo i media e le grandi multinazionali ci hanno letteralmente educato ad avere tutto, e sempre di più. Facciamoci caso, appena finiamo su un sito di e-commerce super economico cominciamo a "ravanare" in cerca di qualcosa di curioso e interessante, da comprare con la formula "Massì, un euro". Ma non ci si limita a quello: armadi pieni di abiti mai usati, 10-100-1000 scarpe, la playstation, l'xbox, 2 telefoni, 4 pc e 10 tablet.
Grazie alla sensibilizzazione nata dall'emergenza COVID-19, l'idea di mobilità sostenibile è diventata ancora più concreta. Ma non solo per il distanziamento sociale, anche per una questione ambientale: come abbiamo visto in questo articolo: covid-19-la-natura-ci-ri-chiama, tutti noi abbiamo sperimentato un clima migliore, un aria più pulita, mari limpidi e laghi incontaminati in questi mesi di Lock-Down. Ma con la riapertura di un pò tutte le attività industriali, degli spostamenti massivi e delle attività umane di genere, l'ambiente sta tornando a soffrire come abbiamo sempre saputo.
Ma al di la di numerose proprietà chimiche, quello che colpisce della pirite è il suo forte collegamento con i cercatori d'oro del passato, che spesso ci si imbattevano scambiandola per un metallo ben più prezioso, guidati da un irrefrenabile "Cupidigia". Una cupidigia che negli scorsi anni molti di noi hanno di nuovo conosciuto, ma questa volta non come cercatori d'oro armati di setaccio e pala, ma come imprenditori, liberi professionisti e stacanovisti del lavoro.
Abbiamo avuto un assaggio nel tempo della quarantena di un mondo senza Smog, senza inquinamento, con un aria più leggera e profumata, un silenzio che ci ha colpiti e un equilibrio molto particolare. Ma fino a quando questa quarantena forzata non è entrata in atto, le voci rimanevano soltanto tali, impacchettate come teorie più o meno smentite. Traendo i dati da Infodata (il sole 24 ore) , con dati raccolti da ARPA, oggi possiamo dire che non è più così. Oggi la situazione è stata verificata, testata, Praticizzata.
Chi ha dei figli lo sa bene, soprattutto se piccoli: i bambini si altalenano tra la realtà e la fantasia. Oggi sono pompieri, domani astronauti, dopodomani babbi o mamme, e noi i loro figli. Non sono ne uno psicologo ne un terapeuta, ma possiamo ricordarci della nostra vita da fanciulli e fanciulle; noi stessi siamo stati bambini e se ci concentriamo sicuramente ricordiamo com'era.
E' indubbio che la mobilità dolce porta ha sempre portato enormi vantaggi a chi l'ha pratica nella sua vita. Si passa da vari ambiti, quello della salute e dell'esercizio fisico, quello economico, d'impatto ambientale e psicologico. C'è chi addirittura ne attribuisce un valore mistico, animico spingendosi in veri e propri peregrinaggi su percorsi più o meno conosciuti. Ma al giorno d'oggi si abbina un nuovo senso fino ad ora fortunatamente tralasciato: l'aspetto Pandemico legato al COVID-19.
In questi giorni Sofia T. mi ha mandato una lettera redatta da Legambiente su come si dovrebbe affrontare il cambiamento oggi per avere un domani più responsabile nei confronti di questa crisi sanitaria. Vi pubblichiamo la lettera perchè crediamo ci siano degli spunti molto interessanti, senza volerla modificare o inquinare. Buona lettura.
In questo periodo di crisi (non solo) economica, Stefano De-Ciechi ci presenta un modello di riqualificazione della nostra attività lavorativa, indicata per piccole e medie Imprese. Affrontiamo 5 brevi appuntamenti in cui analizzeremo dei passaggi fondamentali per riqualificarci e ripartire con una marcia in più dopo il Lock-Down.
Stiamo sperimentando in questi giorni quanto siamo la causa diretta dell'inquinamento di questo nostro meraviglioso pianeta. Lo sperimentiamo vedendo acque cristalline, aria pulita e profumata, meno rumori di auto e aeroplani, mari azzurri… e tutto da quando ci siamo fermati, giustamente, per la Quarantena. Ma oltre che stupirci di quanto tutto stia diventando stupendamente puro dovremmo anche scandalizzarci, concretizzando quanto siamo parte di un meccanismo avvelenatore. Perchè allora stesso tempo, siamo scandalizzati e scandalosi, gettando ancora guanti e mascherine al vento. E' ora di cambiare direzione, totalmente. E' ora di capire che in questa situazione di crisi abbiamo anche l'occasione di fare la differenza, rimediare agli errori del passato e ripartire con uno stile di vita nuovo.
Quando ci troviamo in una situazione di crisi la nostra persona a livello caratteriale, animico, psicologico viene messa a dura prova. Lo viviamo oggi attraverso la quarantena scatenata dal COVID-19 (e per alcuni il lavoro in situazione di pericolo maggiorato), ma non solo: alcuni di noi l’hanno vissuto in situazioni […]
Un Breve HighLights sui principi che stanno dietro al lavoro del blog “PeopleFirst”, a quasi un anno dalla sua creazione.