Grazie alla sensibilizzazione nata dall'emergenza COVID-19, l'idea di mobilità sostenibile è diventata ancora più concreta. Ma non solo per il distanziamento sociale, anche per una questione ambientale: come abbiamo visto in questo articolo: covid-19-la-natura-ci-ri-chiama, tutti noi abbiamo sperimentato un clima migliore, un aria più pulita, mari limpidi e laghi incontaminati in questi mesi di Lock-Down. Ma con la riapertura di un pò tutte le attività industriali, degli spostamenti massivi e delle attività umane di genere, l'ambiente sta tornando a soffrire come abbiamo sempre saputo.
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La storia di Jyoti Kumari e del suo papà Mohan Paswan ha fatto il giro del mondo come un bellissimo esempio di forza e di amore. La giovane ragazza indiana di 15 anni ha infatti intrapreso questo lungo viaggio della speranza tra il 9 e il 16 maggio scorsi, dalla […]
Abbiamo avuto un assaggio nel tempo della quarantena di un mondo senza Smog, senza inquinamento, con un aria più leggera e profumata, un silenzio che ci ha colpiti e un equilibrio molto particolare. Ma fino a quando questa quarantena forzata non è entrata in atto, le voci rimanevano soltanto tali, impacchettate come teorie più o meno smentite. Traendo i dati da Infodata (il sole 24 ore) , con dati raccolti da ARPA, oggi possiamo dire che non è più così. Oggi la situazione è stata verificata, testata, Praticizzata.
E' indubbio che la mobilità dolce porta ha sempre portato enormi vantaggi a chi l'ha pratica nella sua vita. Si passa da vari ambiti, quello della salute e dell'esercizio fisico, quello economico, d'impatto ambientale e psicologico. C'è chi addirittura ne attribuisce un valore mistico, animico spingendosi in veri e propri peregrinaggi su percorsi più o meno conosciuti. Ma al giorno d'oggi si abbina un nuovo senso fino ad ora fortunatamente tralasciato: l'aspetto Pandemico legato al COVID-19.