L'ambito tecnologico viene analizzato sotto il punto di vista di Novella, assistente sociale, per capire come la tecnologia e la più recente pandemia abbia segnato un aumento e un incremento di problematiche all'interno della sfera Genitore - figlio.
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I social network sono causa di depressione e ansia? Probabilmente sì, sappiamo dell’esistenza della cosiddetta Fomo (Fear Of Missing Out) che porta ad alcune persone grande disagio nel momento in cui non riescono a guardare il telefono o monitorare spesso i propri profili. Capita, però, che navigare nella timeline di Facebook, o Instagram e Twitter, porta […]
L'arte, applicata al contesto tecnologico, può avere un valore enorme nell'ottica di rimodulare il nostro percepito, le nostre emozioni ma soprattutto ha un potere taumaturgico e rigenerante nei confronti di quei ritmi esagerati e ansiolitici che la tecnologia spesso ci va ad imporre.
Chiara Gualdoni, Professoressa e Ex-referente sul Cyber Bullismo affronta il concetto di libertà nei confronti di adulti e adolescenti nel contesto di un uso consapevole/inconsapevole della tecnologia.
Dopo l'incontro "La felicità dietro allo smartphone", tra chi ha partecipato e chi ha seguito l'incontro online, un pensiero è sorto spontaneo: quando decidiamo di riempiere ogni attimo di noia o di attesa con lo smartphone, è perchè ci rilassa? Ci fa stare bene? Ci da un valore aggiunto?
Dobbiamo prima di tutto capire, nel nostro profondo, perchè compiamo questo gesto.
Tratto dall serata del 20 Maggio ospitata a Cuggiono dall'ecoistituto del parco del Ticino il primo incontro del nostro consulente informatico Stefano De-Ciechi. Un interessante spunto sulla felicità in relazione con un uso incessante della tecnologia, passando da un esperieenza di vita personale per finire alla visione di dati proprietari.
Prendiamo in mano il telefono e in un attimo ci accorgiamo che scollando scollando è già passata mezz'ora. Eppure dovevo studiare, dovevo lavorare, pulire casa e chissà che altro. Il processo per cui perdiamo la cognizione del tempo è legato ad alcuni studi specifici sulla struttura di software e portali web: ogni elemento, ogni scritta e ogni colore è studiato nel minimo dettaglio perché ci ammali immediatamente. In questo contesto la dopamina gioca un ruolo fondamentale. Ma prendendo consapevolezza del fatto, possiamo già avere un arma a nostro vantaggio per interrompere questa pratica ammaliatoria.
In questo breve intervento analizziamo una serie di dati raccolti nella provincia di Milano e Varese, su un campione di circa 1000 studenti in età 10-15 anni. Il concetto che vogliamo evidenziare è semplice quanto mai chiaro: più aumentano le ore di utilizzo di un dispositivo, più possibilità abbiamo di […]
In una recente serata aperta ai genitori e agli alunni in cui affrontavamo a 360° un uso scorretto della tecnologia, molti dei partecipanti nel pieno del fervore del dibattito, hanno sollevato delle questioni molto interessanti che varrebbe la pena di analizzare. “Formazione per i genitori … che nn ci sono” […]
Pensate ai social media, cosa sono? Nient’altro che reti di persone! Sono le persone che fanno funzionare i social media, attraverso ciò che pubblicano quotidianamente, le immagini, i video condivisi, le opinioni espresse, i like, i tweet. Ma queste persone devono essere coinvolte, coccolate, gratificate, in modo da stare sui […]
Da due anni a questa parte, ce ne siamo accorti tutti, la nostra vita è cambiata. La pandemia ha influito sulla socialità e sulla psicologia. Abbiamo imparato a comunicare, acquistare, visitare, lavorare, giocare e studiare in modo diverso. E questo cambiamento è stato confermato da alcuni neologismi, o da parole magari […]
Nell’era tecnologica e digitale non poteva mancare l’ansia da acronimo. Si fa un gran parlare di generazione Z, dei Millennials, boomers, baby boomers, Gen X, post-millennials, generazione Alpha…ti aiutiamo a capire chi vive sui social (e perché è tanto diffuso il commento su Facebook “Ok, boomer”) Iniziamo dai Boomers o Baby […]
Presto detto: si inizia con qualche semplice post, per attirare un poco l'attenzione, per intrattenersi e per far parte del "branco". Dopo qualche giorno, i Like cominciano ad arrivare, e con loro le prime ondate di compiacimento. Ma ben presto, 100 like non sono più nulla, e cominciamo a rincorrere il riscontro dei social. Ma non ci si ferma qui. Nasce così il confronto con gli altri. Si comincia a guardare, con un poco di invidia, la vita degli altri. Filtrata, instagrammata, ritoccata a pennello. Solo momenti felici, mai quelli negativi. E così il paragone fa crescere in noi l'insoddisfazione, l'ansia, che si unisce al disagio iniziale. E allora devi fare di più, devi mostrare di più.
Dopo aver definito gli obiettivi e i valori personali dobbiamo capire come non cadere nella trappola dei Feed-Back di ritorno: molto spesso i feedback vengono presi in considerazione talmente tanto che vengono sostituiti agli obiettivi stessi. Questo è un errore, a mio avviso, molto comune e molto insidioso. Ma assieme, possiamo capire come gestire questo singolare fenomeno.
Dopo aver affrontato il cruccio degli obiettivi personali, non possiamo che rivolgere il nostro pensiero e il nostro sguardo verso i valori personali: sono la metrica della nostra qualità di vita, senza siamo pressoché persi. Ma, in un percorso di cambiamento, non vanno assolutamente tralasciati, ne abbandonati a loro stessi: dobbiamo ascoltarli, osservarli e, se è il caso, arricchirli.
Gli obiettivi sono il primo frammento della mappa che ci porterà ad intraprendere il nostro percorso verso un cambiamento consapevole. Per quanto molto spesso vengono identificati come il tutto all'interno di un percorso di crescita, o progettuale che sia, questo è un errore: un obiettivo è un contenitore di più oggetti, concreti e definiti. Ma non è tutto...
A volte, al di la dello schermo, troviamo persone come noi interessate a discutere su un argomento, a giocare con noi a qualche videogioco, a mettere "mi piace" alla fotografia di turno, o anche a lamentarsi di qualcosa. Altre volte però troviamo personaggi dai desideri più oscuri, a volte addirittura perversi. Sono il lato più oscuro di internet: pedofili, ladri di informazioni, malintenzionati di ogni sorta, fino ad arrivare agli adescatori, ed è il fulcro delle argomentazioni che abbiamo deciso di trattare oggi.
"Ed ecco a voi la mia cena!" -> Click! -> Instagram
Quanti di noi hanno fatto questo gesto nell'ultimo mese? Mi piacerebbe vedere delle mani alzate, ma mi accontenterò di un eventuale commento.
Oppure, quanti di voi hanno visto qualcuno fare questo gesto ultimamente?
Perfetto, grazie a questo gesto possiamo perdere gran parte del valore di quello che stiamo facendo.
Affrontiamo assieme questo semplice pensiero.
Clooney chiede alle testate giornalistiche di non pubblicare più le foto dei propri figli. In gioco ne va della loro salute.